| | | Post: 720 Post: 720 | Registrato il: 03/09/2007 | Sesso: Femminile | Utente Senior | | OFFLINE | |
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Cara Giuditta,
va bene sfogarsi ogni tanto, ma farsi del male no, non va bene per niente.
Non ti rendi conto che comportandoti così tu la dai vinta una volta ancora a quell'uomo e soprattutto a quello che lui ha evidenziato in te, la tua fragilità (la NOSTRA fragilità), i tuoi difetti (i NOSTRI, quelli di ogni essere umano!), insomma, questo tuo dare addosso a te stessa non fa che peggiorare le cose, perchè vedi solo i tuoi difetti, ti identifiche con i tuoi difetti e pensi di non valere nulla, di non essere nient'altro.
Senti, tu sei ANCHE i tuoi difetti, anche la tua fragilità.
Dobbiamo imparare, prima di tutto, ad accettarla, questa fragilità, per poi imparare, pian piano, a gestirla. Non scomparirà mai del tutto! Ma non deve dominarci.
Quando cadi in questi deliri auto-accusatori, è importante che tu ti renda conto che stai parlando di una realtà distorta dalle tue paure, dal tuo senso di fallimento, della tua fragilità.
La vera Giuditta non è una cattiva madre ed è una ragazza che si da' da fare.
La vera Giuditta è una persona che soffre, e probabilmente tiene ancora nascosto dentro di se' molto del suo dolore: però il dolore vuole sempre uscire fuori e lo fa trasformandosi in depressione.
Il fallimento di un progetto di vita familiare è sempre orribile e duro: è una fonte di dolore immenso. Non puoi continuare ad ingoiare il dolore: penso che sia più costruttivo guardarlo negli occhi e cercare di comprenderlo, con un atteggiamento di tenerezza e di comprensione prima di tutto verso noi stesse.
Ok: abbiamo anche commesso degli sbagli (tipo sposare dei tipacci...): bene, chi è che non commette degli errori?
L'importante è voltare pagina, imparare dagli errori e ricominciare.
Sono contenta che tu sia seguita da uno psicologo, non pensare mai che sia un segno di debolezza ma, anzi, il fatto che tu abbia chiesto aiuto ad una persona competente è un segno forte di responsabilità e di voglia di ricostruirti. Lo vedi che non sei tutta sbagliata?
Tieni duro.
Un abbraccio,
L.
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