Finchè si vive nella violenza ci si alimenta anche di essa, per un certo verso si instaura un rapporto così profondo tra il carnefice, e chi subisce violenza, che in mancanza di esso diventa pure difficile vivere, guardare al futuro con serenità;
Ricopio le parole di gae perchè,pur facendo fatica ad ammetterlo,è la verità,per me è dura dover ammettere che che lui "mi manca",è dura ammettere che stavo meglio prima,credo che la cosa più difficile nn è subire,ma uscirne ed ammettere di essere la vittima.
Credo che per aiutare chi subisce nn è importante capire,ma credere,supportare,consigliare essere dolci ma allo stesso tempo duri,per aiutare "la Vittima"a trovare fiducia in se stessa............
[Modificato da FidelisAdmin 02/05/2008 12:52]