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Meena, fondatrice di RAWA

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2006 13:56
13/11/2006 14:57
 
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Biografia

MEENA (1956-1987) è nata a Kabul. Durante il suo periodo scolastico, gli studenti a Kabul e in altre città afghane erano profondamente impegnati in attività sociali e nei crescenti movimenti di massa. Meena ha lasciato l'università per dedicarsi come attivista sociale ad organizzare le donne ed educarle. Perseguendo la sua causa per ottenere il diritto alla libertà e all'espressione e conducendo attività politiche, Meena ha posto le basi per la fondazione di RAWA nel 1977. Questa organizzazione intendeva dare voce alle donne dell'Afghanistan private dei loro diritti e costrette al silenzio. Meena iniziò una campagna contro le forze sovietiche e il loro regime fantoccio nel 1979 e organizzò numerose marce e incontri in scuole, college e all'Università di Kabul per sensibilizzare l'opinione pubblica. Un altro grande servizio reso da lei alle donne afghane è stato il lancio di una rivista bilingue Payam-e-Zan (Il messaggio delle donne) nel 1981. Per mezzo di questa rivista RAWA ha potuto lanciare con coraggio ed efficacia la causa delle donne afghane. Payam-e-Zan ha costantemente denunciato la natura criminale dei gruppi fondamentalisti. Meena ha anche organizzato le scuole Watan per i bambini rifugiati, un ospedale e centri di artigianato per donne rifugiate in Pakistan per sostenere finanziariamente le donne afghane. Alla fine del 1981, su invito del governo francese, Meena ha rappresentato il movimento afghano di resistenza al Congresso del Partito Socialista Francese. La delegazione sovietica presente al Congresso, guidata da Boris Ponamaryev, ha lasciato la sala con vergogna quando i partecipanti applaudivano e Meena mostrava il segno di vittoria. Oltre alla Francia Meena ha visitato anche vari altri Paesi europei e incontrato le personalità più importanti. Il suo lavoro sociale attivo e la sua difesa effettiva contro le posizioni dei fondamentalisti e del regime fantoccio hanno provocato l'ira dei Sovietici e dei fondamentalisti; fu assassinata dagli agenti del KHAD (il braccio aghano del KGB) e dai loro complici a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.

Una sua poesia:

Mai più tornerò sui miei passi

Sono la donna che si è destata
Mi sono alzata e sono diventata una tempesta
che soffia sulle ceneri dei miei figli
Dai flutti di sangue di mio fratello sono nata
L'ira della mia nazione mi ha dato la forza
I villaggi distrutti e arsi nutrono il mio odio per il nemico,
Sono la donna che si è destata,
Ho trovato la mia strada e mai più tornerò indietro.
Ho aperto le porte chiuse dell'ignoranza
Ho detto addio a ninnoli d'oro
Oh compatriota, non sono ciò che ero.
Sono la donna che si è destata.
ho trovato la mia strada e mai più tornerò indietro.
Ho visto bambini a piedi nudi, smarriti e senza casa
Ho visto spose con mani dipinte di henné indossare abiti di lutto
Ho visto gli enormi muri delle prigioni inghiottire la libertà
nel loro insaziabile stomaco
Sono rinata tra storie di resistenza e coraggio
La canzone della libertà ho imparato negli ultimi respiri,
nei flutti di sangue e nella vittoria
Compatriota, fratello, non considerarmi più debole e incapace
Sono con te con tutta la mia forza sulla via della liberazione della mia terra.
La mia voce si confonde con la voce di migliaia di donne rinate
I miei pugni sono chiusi insieme ai pugni di migliaia di compatrioti
Insieme a voi ho risalito la strada della mia nazione,
Per rompere tutte queste sofferenze, tutte queste catene di schiavitù,
Compatriota, fratello, non sono ciò che ero
sono una donna che si è destata
Ho trovato la mia strada e mai più tornerò indietro.


A proposito di RAWA...
RAWA (Revolutionary Association of Women of Afghanistan), l'Associazione Rivoluzionaria delle Donne d'Afghanistan, nacque nel 1977 a Kabul, in Afghanistan, come organizzazione socio-politica indipendente di donne afghane in lotta per i diritti umani e la giustizia sociale in Afghanistan. Fu fondata da un gruppo di donne intellettuali afghane guidate da Meena, assassinata nel 1987 a Quetta, in Pakistan, dagli agenti afghani dell'allora KGB, in connivenza con i fondamentalisti di Gulbuddin Hekmatyar. L'obiettivo di RAWA era coinvolgere un crescente numero di donne afghane in attività politiche e sociali volte ad ottenere diritti umani per le donne e contribuire alla lotta per la recostituzione in Afghanistan di un governo basato su valori democratici e secolari. Nonostante l'opprimente atmosfera politica, RAWA fu ben presto coinvolta in molteplici attività in ambito socio-politico, comprendenti sia istruzione, sanità ed economia, che attività politica.

Prima del colpo di stato diretto da Mosca nell'aprile del 1978 in Afghanistan, le attività di RAWA erano limitate alla propaganda per i diritti delle donne e la democrazia, ma dopo il colpo di stato e, in particolar modo, dopo l'occupazione sovietica dell'Afghanistan nel dicembre 1979, RAWA fu direttamente coinvolta nella resistenza. Al contrario della maggior parte dei «Guerriglieri della libertà» fondamentalisti islamici della resistenza contro i Sovietici, RAWA chiese fin dall'inizio democrazia e secolarizzazione. Nonostante gli orrori e l'oppressione politica, l'interesse per RAWA e la sua influenza crebbero negli anni dell'occupazione sovietica e un numero crescente di attiviste di RAWA fu inviato a lavorare tra le donne rifugiate in Pakistan. Allo scopo di indirizzarsi ai bisogni immediati delle donne rifugiate e dei bambini, RAWA organizzò scuole con alloggi per bambini e bambine e un ospedale dotato di nuclei mobili a Quetta, in Pakistan. RAWA promosse inoltre corsi di infermeria, corsi di alfabetizzazione e corsi per l'avviamento professionale delle donne.

Le manifestazioni contro gli invasori sovietici e i loro alleati e, più tardi, contro i fondamentalisti, e le denunce dei loro tradimenti e dei loro crimini, sono stati un marchio delle attività politiche di RAWA. Fu proprio come conseguenza della lotta contro l'occupazione sovietica che RAWA era ricercata dai sovietici e dai loro sostenitori, mentre i fondamentalisti islamici sfogavano la loro ira nei confronti della nostra associazione per le nostre posizioni democratiche, laiche e antifondamentaliste. Il nostro atteggiamento senza compromessi contro questi due nemici del nostro popolo ci è costato caro, come testimoniano il martirio della nostra leader fondatrice e di un gran numero di attiviste chiave, ma noi abbiamo resistito con forza e continuiamo a difendere i nostri principi, nonostante i colpi mortali subiti.

Con lo scopo di diffondere le nostre opinioni e i nostri obiettivi e di dare alle donne afghane consapevolezza sociale e politica riguardo ai loro diritti e alle loro potenzialità, RAWA pubblica dal 1981 una rivista bilingue (persiano/pashtu), Payam-e-Zan (Messaggio delle donne). Per coloro che non parlano persiano o pashtu sono disponibili supplementi in urdu e in inglese.

Dopo il rovesciamento del regime fantoccio installato dai Sovietici nel 1992, l'obiettivo principale della lotta politica di RAWA è rivolto in generale contro la politica e le atrocità dei fondamentalisti e dei talebani nei confronti del popolo afghano e, più in particolare, contro il loro atteggiamento maschilista nei riguardi delle donne. A parte le sfide politiche che RAWA deve affrontare, ci aspetta un enorme lavoro sociale e di conforto soprattutto con donne e bambini, profondamente traumatizzati. Non godendo di alcun sostegno da parte delle ONG internazionali, le nostre attività sociali sono al momento estremamente ridotte per mancanza di fondi.


Per sapere di più su Rawa potete visitare il sito web, ci sta anche quello italiano:

SITO WEB RAWA


Tutte le informazioni provengono dal sito Italiano di Rawa.


Saluti
Gae






14/11/2006 13:56
 
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Meena - Heroine of Afghanistan: The Martyr who founded RAWA


KIRKUS REVIEWS , 1 luglio 2003:
Biografia cronologica della breve e coraggiosa vita della giovane donna che ha fondato l’Associazione Rivoluzionaria delle Donne d'Afghanistan (RAWA, Revolutionary Association of Women of Afghanistan).

M. Chavis ha parlato con le persone che hanno conosciuto Meena e ha visitato l’Afghanistan dopo la caduta dei talebani per dare maggiore credibilità e valore al suo libro. Nata a Kabul nel 1957, Meena contrasse il tifo a 12 anni e rischiò di morire; per il resto della vita fu soggetta a crisi epilettiche e debolezza. La sua malattia rese ancora più forte la sua sensibilità, in particolar modo verso la situazione delle donne. Sebbene la madre di Meena fosse analfabeta, lei e suo marito, che era architetto, insistettero che la loro figlia ricevesse un’istruzione. Ad una scuola elitaria fondata dai francesi, Meena fu un buon studente, si applicava ai corsi ed interagiva con gli insegnanti, una delle quali abbracciò in seguito la sua causa. M. Chavis descrive sia l’atmosfera politica che fa da sottofondo alla vita e alle scelte di Meena, il colpo di stato che pose fine alla monarchia, la repubblica assolutista, la brutale occupazione sovietica, e i talebani loro successori, sia la decisione di Meena di fondare RAWA nel 1977, quando frequentava l’Università. Decisa ad aiutare le donne afgane, molte delle quali erano analfabete e prive di ogni diritto legale, Meena e i suoi sostenitori vollero che RAWA lavorasse per la democrazia e la giustizia sociale, obiettivi che divennero sempre più difficili e pericolosi da ottenere quando la situazione politica peggiorò. Meena sposò un medico, anche lui politicamente attivo, e partorì una bambina e in seguito due gemelli, costretti a vivere separati a causa dalla situazione politica; nel 1986 il marito fu torturato e ucciso dai fondamentalisti. Meena si rifugiò in Pakistan, dove continuò il lavoro di RAWA nei campi profughi, rendendo l’organizzazione famosa a livello internazionale. Minacciata dalla sua popolarità, fu catturata ed uccisa dai suoi oppositori nel 1987.

Sfortunatamente il libro è disponibile solo in inglese, speriamo che in futuro venga tradotto anche in italiano.

Saluti
Gae


[Modificato da FidelisAdmin 14/11/2006 13.57]

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