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IL VOLTO CANCELLATO

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2007 18:46
10/11/2006 10:02
 
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IL VOLTO CANCELLATO
La storia di Fakhra Younas: sfigurata con l'acido dal marito geloso.


di Francesco Gasparri

Fakhra e' una delle tante donne che ogni anno, in paesi come il Pakistan, il Bangladesh, Nepal e India a causa di una rottura di un fidanzamento, di un presunto tradimento o semplicemente per una dimostrazione di dominio vengono letteralmente - acidificate -, vittime dell'ignoranza e della prepotenza maschile che in quei paesi diventa legge.

Quella di Fakhra è dunque una storia, per quanto estrema e tragica, drammaticamente diffusa.

Questa e' la foto di Fakhra come era prima.



Fakra era una ballerina famosa, sposata con il rampollo, violento e geloso, di una famiglia pakistana potentissima. Suo marito una sera rientra ubriaco in casa; E' accecato dalla gelosia e dai fumi dell'alcool e per punirla di presunti tradimenti la immobilizza con l'aiuto di amici, le tira indietro la testa per i capelli e le versa addosso dell'acido. Sul volto. Sul corpo.

Questa e' la foto di Fakhra dopo.



Avevi gia visto donne bruciate con l'acido? Oltre al dolore allucinante, che cosa hai sentito in quel momento, ti immaginavi cosa sarebbe successo?

Fakhra Younas: “ Si ne avevo viste. Nel nostro paese purtroppo queste cose capitano spesso. Gli uomini fanno quello che vogliono. In quel momento non pensavo alle conseguenze sul mio corpo, ero con mio figlio e pensavo solo a lui; che non gli succedesse niente, che lo lasciassero stare. Il dolore non si sente perche' quasi subito l'acido penetra nella pelle e brucia tutte le terminazioni nervose. Brucia per ore, non si puo' lavare via”.



Suo figlio come ha reagito?

Quando poi ha visto le conseguenze sul suo corpo ha avuto timore a mostrarsi a suo figlio?

Fakhra Younas : “Si. Poi una notte mi sono svegliata. Mio figlio era accanto a me e mi accarezzava la testa. Mamma ti vorrò sempre bene, mi disse, tu sei bella così. Lui mi da tanta forza, e' un bambino molto speciale; senza di lui non ce l'avrei fatta”.



Quale e' stato il suo impatto con lo specchio?

Fakhra Younas : “Molto difficile, all'inizio non volevo guardarmi non mi accettavo. La prima volta che mi sono guardata allo specchio, 7 mesi doppo l'incidente ho potuto alzare la testa perche' il mio mento era attaccato al petto, e quello che ho visto, il mio volto, il mio corpo, mi ha scioccato.”

E ora qual e'?

Fakhra Younas: “ Ora va meglio, non e' stato facile accettare la propria nuova immagine. Ora mi accetto, so di essere un simbolo e una persona. Ora sono così.”

Suo marito e' stato punito per quello che ha fatto?

Fakhra Younas: “ Lui e' il figlio di un uomo politico molto potente in Pakistan. Ha fatto 6 mesi di carcere. Anche troppo per la sua posizione sociale.”

Fakhra ha piu' rivisto dopo suo marito? Avete parlato? che cosa le ha detto?

Fakhra Younas: “Mi ha chiesto scusa per quello che mi aveva fatto. Io ho provato pena per lui. L'ho perdonato. Ma non vale niente per me, un uomo così non e' un essere umano, e' niente.”

Fakhra è arrivata in Italia nel 2000 grazie all'associazione, Smile Again, che si occupa di aiutare, nel paese di origine e all'estero, le donne che hanno subito questa orrenda tortura.

Il Prof. Valerio Cervelli, Titolare della Cattedra di chirurgia Estetica dell'Università' Tor Vergata di Roma, segue Fakhra praticamente dal suo arrivo in Italia. Quante operazioni ha dovuto subire fino ad oggi?

Prof. Valerio Cervelli : “Forse una cinquantina. Gli interventi sono sempre molto complessi e interessano anche aspetti funzionali de viso oltre a quelli plastici. Io personalmente ne ho eseguiti 18, ma la strada e' ancora lunga.”

Da quali centri viene seguita Fakhra?

Prof. Valerio Cervelli : “L'università e il policlinico Casilino. Di lei si prende cura il servizio sanitario nazionale, gli e' stato riconosciuto lo status di rifugiata politica e quindi gode dei diritti di ogni cittadino”.

Le persone che hanno subito una deturpazione così profonda resteranno segnate a vita o la chirurgia estetica di oggi puo' fare miracoli?

Prof. Valerio Cervelli : “Come abbiamo visto anche in questi giorni con l'intervento di trapianto del viso eseguito in Francia la medicina e' in continua evoluzione, nuove tecniche, nuovi farmaci ci danno la speranza. Ovviamente tutto questo e' molto costoso, e

Fakhra rappresenta solo la punta dell'iceberg di questo problema, le donne che restano nel proprio paese hanno poche possibilità di cambiare il destino al quale sono state costrette.”

Fakhra ha raccontato la sua vicenda in un libro scritto a due mani con la giornalista Elena Doni, “Il volto cancellato”.

Fakhra Cosa rappresenta per te questo libro?



Fakhra Younas: “Ho affidato le mie memorie ad Elena Doni perché, attraverso questo libro, mio figlio conosca un giorno la verità. Perche' tutte le persone sappiano quello che succede nel mio paese, perche' non si dimentichi e perche' si faccia qualcosa”.

pubblicato il 31-01 2006

[Modificato da Geneshys 10/11/2006 10.07]

10/11/2006 10:20
 
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Ieri ho visto in tv il programma "il senso della vita" ed ho avuto modo di ascoltare la storia tragica di Fakhra.
Credo che nessuna parola possa dare giustizia a questa donna, ancor meno coloro che hanno condannato il marito a 6 MESI di carcere... VERGOGNA!!!!
Vi invito a leggerlo questo libro, perchè comunque sia parla di speranza e amore per la vita che non sono mai venuti meno nell'esistenza di Fakhra.

Un augurio va a lei a suo figlio, ed una ferma condanna per chi dovrebbe amministrare la giustizia con saggezza ma che contrariamente calpesta ancor più la dignità delle persone...


Un saluto a tutti
Gae
10/11/2006 19:22
 
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Mi sembrava opportuno portarVi a conoscenza quanto segue:

LA STORIA
Younas Fakhra, è una giovane donna pakistana che in studio racconta una storia molto dura, la sua storia di donna che ha subito un'atroce barbaria sul suo volto, l'acidificazione. Younas proviene da una famiglia di artisti, dal padre alla madre agli zii. Il suo ex marito invece è figlio di un ex ministro del Pakistan, proveniente quindi da una famiglia molto potente. La ragazza seguendo la vocazione familiare, fa la ballerina, il suo volto e i suoi lineamenti sono quelli di una ragazza bellissima. Si innamora del futuro marito, il quale all'inizio si mostra gentile e premuroso. In poco tempo i due convolano a nozze e dalla loro relazione nasce un bambino. Improvvisamente però, lui diventa geloso con la moglie e con il figlio. Il suo comportamento è autoritario ed opprimente. Younas confida nella buona sorte e va avanti sperando che un giorno lui possa cambiare. Ma più il tempo passa e più la gelosia del marito si fa morbosa. Ad un certo punto la ragazza decide di lasciarlo. Lui di contro, non accetta la richiesta di divorzio, non ne vuole proprio sapere di essere abbandonato da sua moglie. Tant'è che un giorno irrompe a casa e mentre la moglie dorme le getta l'acido sul viso e scappa. La donna viene sfigurata orribilmente e dovrà portare i segni di tale sofferenza e brutalità per tutta la vita. Il suo volto da straordinariamente bello che era una volta sarà destinato per sempre ad essere deforme e rovinato. Il marito verrà condannato a soli sei mesi di carcere. Una punizione ridicola. "Io cerco di perdonare il gesto di mio marito-confida Younas- ma quando vedo altre donne in Pakistan colpite dall'acido e dalla gelosia non ci riesco proprio. Una volta bruciate e sfigurate, queste donne sono costrette a passare il resto della loro vita chiuse in casa e abbandonate". Adesso Younas vive in Italia e cresce qui suo figlio, insegnandogli l'educazione e i valori italiani. "In Pakistan si adotta lo stesso processo di apprendimento culturale applicato però con procedure barbariche -Sostiene la giovane mamma- Questo è un oltraggio alla vita". A rifarsi una vita alla fine l'ha molto aiutata suo figlio, che ogni mattina quando si sveglia affettuosamente dice alla mamma che per lui è ancora la più bella del mondo. "Mio figlio lo devo ringraziare perché mi ha dato il coraggio di vivere-Afferma Younas- Io vivo per lui, ogni giorno mi da una nuova energia. Anche se soffro molto quando purtroppo i bambini che vedono il mio volto si impressionano". Younas ha scritto insieme a Elena Doni un libro intitolato "Il volto cancellato"e a fine trasmissione esprime un desiderio che da realizzare in futuro: "Un giorno voglio tornare in Pakistan a testa alta. Voglio usare la mia immagine per le altre donne nella mia stessa condizione".


TheCO2 (The Crisis Opportunity) è l'associazione no profit che si occupa di reintegrare in Italia Younas Fakhra e suo figlio.
Per contribuire:

The CO2
c/o BANCA ETICA
causale: casa di accoglienza Younas Fakhra
n. conto corrente: 000000118723
ABI: 05018
CAB: 03200
IBAN: IT12X0501803200000000118723
BIC: CCRTIT2184D



Saluti
Gae


Fonte: Il senso della vita



[Modificato da FidelisAdmin 10/11/2006 19.24]

17/08/2007 18:46
 
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