Direi che c' è poco di cristiano ed evangelico nel comportamento di questi genitori.
Inoltre dovrebbero rendersi conto, non per forza in quanto credenti, ma in quanto adulti, che la fede per i bambini e per tutti passa attraverso l' esperienza della spiritualità di un' altra persona che può essere, in secondo ordine d' importanza, supportata dalle parole...come può pure non esserlo.
Le parole non sono indispensabili e da sole cambiano poco la sostanza di quello che è la persona.
Così quei genitori hanno dato (almeno in quest' occasione) un' esempio incongruente di cristianità con il loro atteggiamento d' animo intollerante nei confronti di altri, con l' intento di preservare i loro figli dal diventare atei.
Per contro l' insegnante si sarà anche dichiarata atea, ma chissà....magari il suo animo e i suoi atteggiamenti si dimostrano molto più cristiani......
Direi che a questi figli passa un messaggio un po' contorto e che non sarà causa di insegnanti come queste una loro futura scelta che eventualmente non soddisfi i genitori.
Bah...
Silvia
Se noi consideriamo che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?
Pirandello