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DIRITTI DELLE DONNE - PARI OPPORTUNITA' - PARLAMENTO EUROPEO

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2006 11:33
10/03/2006 11:33
 
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La Festa della donna segna l’avvio della campagna contro la prostituzione coatta


Uniti per combattere la prostituzione coatta
L’UE deve mostrare il cartellino rosso alla prostituzione coatta e lottare contro la tratta degli esseri umani per lo sfruttamento sessuale, hanno dichiarato i partecipanti al seminario organizzato l’8 marzo dalla commissione per i diritti della donna del Parlamento europeo in occasione della Festa della donna.


Alla luce delle notizie allarmanti di un notevole aumento della prostituzione coatta nel corso di grandi eventi, come gli imminenti Campionati del mondo di calcio in Germania, la commissione ha voluto dibattere il tema e discutere le strategie e le modalità per combattere la prostituzione coatta. Come ha affermato Anna Záborská, presidente della commissione, "questa non è la fine del dibattito, il dibattito continuerà finché non cesserà la prostituzione coatta".

Una moderna forma di schiavitù

La vicepresidente della Commissione europea, Margot Wallström ha dato voce alle grandi preoccupazioni e all'indignazione che suscita questa “forma moderna di schiavitù" per cui le donne vengono vendute “a un prezzo inferiore a quello che si paga per un ingresso allo stadio”. Un altro vicepresidente della Commissione, Franco Frattini, ha illustrato alcune proposte per affrontare il problema, inclusi maggiori controlli alle frontiere esterne e l’introduzione di un visto a breve termine durante i campionati del mondo per i cittadini che provengono dai paesi considerati all’origine della tratta di esseri umani. Pur non potendo fornire una lista concreta, egli ha menzionato “i paesi dell’America latina, della fascia subsahariana, dell’Asia e dell’Europa dell’est". Egli ha anche proposto di condurre uno studio su come le varie legislazioni in materia di prostituzione influenzano la portata della tratta, aggiungendo che sarebbe necessario considerare non solo l’offerta, ma anche la domanda.

A nome dell’organo che regolamenta il calcio europeo, l’UEFA, il suo vicepresidente Per Ravn Omdal, ha dichiarato che "l’UEFA sostiene gli sforzi dell’UE per combattere tutte le forme di tratta e sfruttamento degli esseri umani". Tuttavia, sia lui che il presidente della FIFA, Joseph Blatter hanno osservato che le associazioni calcistiche non possono avere controllo su ciò che succede al di fuori dello stadio.

Il lavoro da parte delle ONG

Dagmar Plum, dell’associazione SOLWODI (Solidarietà con le donne in difficoltà) ha dichiarato che la sua ONG finanzierà una linea verde per le vittime della tratta in Germania, nel corso dei tre mesi a ridosso dei Campionati del mondo, con il supporto della traduzione in spagnolo, portoghese e nelle lingue dell’Europa dell’est. “Ogni donna è importante. Si tratta di un’attività molto redditizia che dobbiamo fermare. Sapevate che un trafficante di esseri umani può guadagnare fino al 67.000 dollari l’anno con una sola donna?" ha aggiunto Brunhilde Raiser (del Consiglio nazionale delle associazioni femminili tedesche). "Occorre un approccio a livello europeo per proteggere le vittime, perseguire i criminali responsabili e definire un regime residenziale per le vittime." Brunhilde Raiser sostiene la legalizzazione della prostituzione in Germania come un'arma utile contro la tratta degli esseri umani.

Prostituzione volontaria?

"Non vi può essere differenza fra la prostituzione volontaria e quella coatta. La legislazione svedese (che criminalizza i clienti) funziona", ha asserito Maria Carlshamre (ALDE, SE). "I problemi legati alla prostituzione stanno sorgendo in Germania, in Austria e nei Paesi Bassi", Stati membri dell’UE dove la prostituzione è legale".

La deputata dei Verdi tedesca Hiltrud Breyer, promotrice della campagna, ha chiesto a gran voce il "fair play" durante i campionati del mondo per quanto concerne la prostituzione coatta ed ha chiesto alla Commissione di presentare una direttiva sulla violenza contro le donne. “Non si tratta di essere contro il calcio in quanto tale” ha concluso Christa Prets (PSE, AT) – relatrice della relazione del PE sulla tratta degli esseri umani adottata nel mese di gennaio. “E’ impensabile che vi siano talune infrazioni al codice della strada più severe delle pene inflitte per la tratta di esseri umani".

Quando il Parlamento si riunirà, durante la plenaria del 13-16 marzo a Strasburgo, i deputati presenteranno un’interrogazione orale alla Commissione europea e questa sarà l’occasione per discutere su eventuali misure da adottare per combattere la prostituzione coatta in occasione dei grandi eventi sportivi.



Fonte: Parlamento Europeo
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